Ormai non vi è più alcun dubbio, i ragazzi di mister Liedholm sono in fuga avendo distaccato tutti gli avversari ma, soprattutto, imponendo la forza di un collettivo che vince e convince.
I giallo verdi, infatti, danno dimostrazione di tutta la loro forza presentandosi allo scontro diretto con la Polisportiva S.Carlo con la tranquilla serenità di chi è consapevole dei propri mezzi.
Nulla può la pur generosa squadra avversaria contro la supremazia tecnico/tattica che l’Orpas mette in mostra, magistralmente messa in campo dal grande Liedholm, e, nonostante il primo tempo si chiuda a reti inviolate, è assolutamente evidente che la vittoria non può sfuggire ai ragazzi di Via Cagliero.
Nel secondo tempo il magnifico gioco espresso per tutta la partita si concretizza, imperiosamente, in tre splendidi morsi dello Squalo che chiudono definitivamente i conti.
Onore delle armi ai valenti avversari che dimostrano, comunque, di essere una squadra grintosa e tenace.
Finale Pol. S. Carlo - Orpas 0-3
Sabato 30 gennaio 2010 si è svolta, in casa del TNT Pratocentenario, la prima giornata del girone di ritorno.
Temperatura sotto lo zero e campo parzialmente innevato conferiscono un’atmosfera da "campagna di Russia", ma nemmeno i rigori invernali riescono a fermare la corazzata giallo verde.
Pronti, via e subito nel giro di 3 minuti il Poeta porta l’Orpas sul 2–0 finalizzando, prima, una travolgente discesa sulla fascia destra e, successivamente, esibendosi in un bel tiro dalla distanza assolutamente imparabile.
La squadra gioca a memoria, nel classico schema 2–1–2–1, conducendo la partita con grande naturalezza e mettendo in mostra un gioco corale efficace e sempre spumeggiante.
All’ 11’ gol dello Squalo con gran tiro ad incrociare dalla destra e, poco dopo, bella combinazione di Wilkins con il Poeta. Prima della fine del primo tempo il taccuino registra una clamorosa traversa di Cabrini, un quasi gol di Archibald ed il gol dei locali che manda al riposo con il vantaggio dell’Orpas per 3–1.
Mentre i tifosi al seguito della squadra tentano di scaldarsi ingurgitando super alcolici, i ragazzi rientrano in campo per la ripresa imponendo nuovamente la loro schiacciante superiorità.
Al 25’ gol di Strachan, al 30’ il Poeta fa tripletta, al 35’ nuovamente in gol Strachan. Nel finale Bordon sventa un temibile contropiede avversario e nei minuti di recupero il TNT va nuovamente in gol fissando il punteggio finale nel 6–2 per l’Orpas.
Chi potrà contrastare questa squadra? Sembrerebbe nessuno.
Probabilmente l’unica insidia potrebbe arrivare solo da un calo di concentrazione, che, come mi ammoniva sempre il mio primo maestro Niki Lauda, può cogliere sempre di sorpresa il pilota che, conducendo con grande vantaggio, pensa di aver già vinto il Gran Premio!
Finale TNT Pratocentenaro - Orpas 2-6
Nelson Piquet.
Parte con oggi una minirubrica dedicata ai campioni del passato più volte citati nelle cronache del misterioso reporter N. Piquet, a beneficio di quanti non se li ricordassero o non abbiano avuto il piacere di vederli giocare. Iniziamo con un grande attaccante che vestì la maglia rossonera del Milan nei primi anni '80.
Joe Jordan, Lo squalo
Joe Jordan, attaccante scozzese del 1951, nei primi anni della sua carriera, perse gli incisivi superiori per i duri contrasti di gioco con i difensori avversari, per cui fu costretto a portare una dentiera che era solito togliersi per entrare in campo, dandogli un’espressione molto particolare che gli valse il soprannome Jaws (come il titolo originale del film "Lo squalo").
Dopo tre stagioni senza alcun successo se non una finale di FA Cup persa nel 1979, Jordan passò al Milan nel 1981: la squadra rossonera era appena tornata in Serie A dopo la vicenda del calcio-scommesse e cercava di allestire una squadra competitiva. Jordan non disputò un campionato eccezionale (due reti in 22 partite). Delle due reti in campionato realizzò quella che poteva essere decisiva per la salvezza, nell’ultima di campionato. Nonostante quest’ultima vittoria, il Milan retrocesse nuovamente per una serie di circostanze sfavorevoli, in quanto due delle altre dirette concorrenti, Cagliari e Genoa, pareggiarono contro Fiorentina e Napoli con episodi contestati e discutibili. Alla Fiorentina fu annullata una rete dai più considerata regolare, mentre il Genoa trovò un insperato pareggio a Napoli a pochi minuti dal termine grazie ad un calcio d'angolo letteralmente regalato dal portiere napoletano Luciano Castellini (??? la faccenda puzza ancora... ndr).
Un testimone dell'epoca riporta: "Me lo ricordo bene Lo squalo...nel primo anno in A, quello della retrocessione deluse molto segnando solo 2 gol.
Ma in realtà pagò le caratteristiche di una squadra poco adatta a lui.
Era un ariete che prediligeva i cross per colpire di testa (tipico centroavanti inglese) mentre era limitato di piede.
La squadra allora allenata da Radice faceva pochissimo uso delle fasce e non lo seppe mai servire a dovere.
L'anno dopo in B con Castagner che gli mise due stantuffi sulle fasce del calibro di Evani e Pasinato che facevano spiovere fior di traversoni in area, segnò 10 gol diventando capocannoniere della squadra insieme a Serena, Verza, Battistini e risultando decisivo per il ritorno della squadra nella massima serie.
Fu ceduto l'anno dopo per far posto a Luther Blissett...forse sarebbe stato meglio che fosse rimasto."
fonte: http://acmilanforever.forumfree.it/
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