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L’Orpas come la bella addormentata nel bosco, si concede una pausa PDF Stampa E-mail
lunedì 01 marzo 2010

Sabato 13 febbraio si è giocata la terza giornata di ritorno che ha visto la nostra compagine in trasferta sul campo dell’ORO.

Una giornata finalmente soleggiata, dopo un lungo e rigido inverno, riscalda i tifosi locali, accorsi in gran numero, nella speranza di assistere ad una prestazione che "vendichi" la pesante sconfitta subita all’andata al Santiago di Via Cagliero (7 – 1 per l’Orpas).

Campo non in buone condizioni, anche se ricoperto da un discreto manto erboso, ventilazione inapprezzabile e temperatura appena al di sopra della media stagionale.

I gialloverdi, schierati con il consueto modulo tattico 2–1-2–1, entrano in campo con Peruzzi tra i pali, difensori Cabrini ed Archibald, Wilkins a centrocampo, ali Strachan a sinistra ed il Poeta a destra e punta lo Squalo.     

La partita inizia e le squadre si affrontano al piccolo trotto prolungando, oltre misura, una fase di studio reciproco senza affondare. L’Orpas appare da subito un poco svogliata ed accusa, inoltre, difficoltà a prendere confidenza con il terreno di gioco che, sicuramente, non facilita il fraseggio tecnico dei nostri ragazzi. Ciò nonostante prende in mano il pallino del gioco schiacciando i locali nella loro metà campo, ma non riesce a concretizzare ed a portare seri pericoli al bravo portiere avversario.

Come nella migliore tradizione, invece, alla prima azione offensiva l’ORO va in gol con una prodezza balistica che infila il sette della porta difesa da Peruzzi il quale nulla può sulla splendida conclusione !

La reazione dell’Orpas, sotto di un gol, stenta ad arrivare e come incantati da un pifferaio magico, i ragazzi continuano in un lezioso piccolo trotto degno di una rivista militare a Buckingham Palace. Comunque, tramite una fortunosa autorete, propiziata da un tiro di Strachan, tornano in parità.

Ma non è  giornata e, dopo un bel tiro dalla distanza di Cabrini che risulterà, alla fine, il migliore il campo, l’ORO torna di nuovo in vantaggio. Classico contropiede e roccambolesca conclusione che Peruzzi prima sventa ma nulla può sulla successivo replica del centro attacco avversario.

Il primo tempo si chiude con una bell’assist del Poeta per Cerezo che perde il tempo davanti al portiere.

Nel secondo tempo mister Liedholm cambia le carte, rischierando la formazione in un inedito 3–1–2.

Al 2’ clamoroso fallo da rigore su Strachan non concesso dall’arbitro e, subito dopo, al 4’ l’ORO sigla il 3 – 1 sfruttando al meglio una clamorosa indecisione del nostro centrocampo con una bruciante ripartenza.

A questo punto l’Opas sembra finalmente scuotersi e, nonostante non sia nella migliore giornata, inizia ad attaccare con veemenza e mette alle corde l’avversario ormai in chiaro debito d’ossigeno. Al 10’ ci pensa Cabrini a riaprire la partita con un gran tiro al volo dalla lunga distanza. (3 – 2 ORO)

11’ gran colpo di testa del Poeta che coglie in pieno la traversa.

12’ tiro secco dello Squalo che esce di poco a lato.

15’ pareggio dell’Orpas (3 – 3) con lo Squalo su bella combinazione in velocità.

A tre minuti dalla fine l’arbitro, incredibilmente, fischia una punizione in area per presunto retropassaggio di Tassotti (inesistente !). Gol ORO 4 – 3.

Mentre ormai i tifosi ospiti cominciano a lasciare gli spalti, ormai rassegnati alla prima sconfitta stagionale, in pieno recupero Strachan agguanta il pari concludendo una mischia con una zampata felina.

La sequenza dei rigori è veramente emozionante e mette a dura prova il “cuore” dei tifosi, finchè il Tasso non sigla il rigore vincente con una delle sue bombe!

Attenti ragazzi il cammino è ancora lungo e non bisogna assolutamente diminuire la concentrazione. Come dice il saggio c’è sempre un Lecce in agguato sul cammino delle grandi! 

Finale ORO - Orpas 6-7 (dopo i calci di rigore)


Nelson Piquet.

 

 

 
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