Raymond Colin Wilkins, centrocampista inglese nato a Hillingdon con grandi qualità tecniche e propensione a ricoprire il ruolo di classico regista, ricorda enormemente, proprio nel modo di giocare e nella capacità di far girare la palla in mezzo al campo, il nostro Alessandro B..
Soprannominato in patria “razor” (rasoio) per i lunghi e precisi lanci con i quali tagliava le difese “a fette”, esordì a 17 anni nel Chelsea diventandone capitano a soli 19 anni nel 1975. Convocato nella nazionale inglese sin dal 1976 diventò un punto fermo della stessa sino al 1986, dopo aver collezionato 84 presenze (di cui 10 da capitano) e 3 reti.
Nel 1979 passa al Manchester United per la cifra record di 800.000. sterline vincendo nel 1983 la FA Cup contro il Brighton.
Nel 1984 si trasferì al Milan, insieme al connazionale Mark Hateley, riscuotendo grande successo tra i tifosi rossoneri per le bellissime partite disputate, soprattutto nel primo anno, contro Inter (vittoria nel derby di andata per 2 – 1 e pareggio 2 – 2 in quello di ritorno), Juventus (pareggio a Torino 1-1 e vittoria a Milano 3 – 2) e Roma (vittoria 2 – 1 a Milano e 1 – 0 a Roma) che nella stagione 1984/85 erano le tre squadre più forti.
Dopo il Milan passa ai Rangers di Glasgow con cui vinse due titoli scozzesi ed una Coppa di lega, per poi giocare, prima di ritirarsi ed iniziare la carriera di allenatore, con il Queens Park Rangers FC ed il Crystal Palace.
Attualmente è il secondo allenatore del Chelsea con Carletto Ancelotti.
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