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I grandi campioni del passato: Claudio Sala, il poeta del gol! PDF Stampa E-mail
lunedì 26 aprile 2010

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Claudio Sala è stato uno dei migliori interpreti nazionali del ruolo della classica ala destra. Nato a Macherio e cresciuto nel vivaio del Monza esordì nella stagione 1965/66 in serie C, portando la squadra brianzola alla promozione in serie B l’anno successivo.
Dotato di grande tecnica e fantasia, è stato soprannominato “Il Poeta del Gol” per le giocate mai banali ma sempre estremamente spettacolari con le quali andava in gol e, più spesso, mandava in gol i compagni, così come in questi anni ci ha abituato il nostro Luca.
Dopo un anno nel Napoli, che lo acquista dal Monza per 125 milioni di lire, nel 1968, viene ceduto al Torino per ben 480 milioni di lire!

A Napoli, nonostante la giovane età e la presenza di famosi campioni quali Sivori, Altarini e Canè, l’allenatore Chiappella lo schiera più volte titolare in attacco oppure affidandogli il ruolo di fantasista con il numero 10. Per questo i tifosi partenopei gli attribuiscono il primo soprannome di “Piccolo Sivori”.

Ma è a Torino, sponda granata, che Sala esplode divenendo, negli undici anni in cui milita nel club granata, uno dei più grandi campioni del calcio nazionale ed internazionale degli anni ’70. L’apice della carriera è a metà degli anni ’70 quando con il grande Torino allenato da Gigi Radice vince il campionato giocando nel ruolo di ala destra. In quel ruolo diventa per tutti “il poeta del gol”, grazie alle sue funamboliche corse sulla fascia, ai suoi dribbling ed ai suoi passaggi millimetrici con i quali manda in gol a ripetizione la coppia di bomber Pulici e Graziani. Termina la carriera nel Genoa nel 1980, dopo aver giocato anche con la nazionale azzurra ed aver totalizzato 323 presenze in serie A e 27 reti.
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