Milano - “Entriamo” in gioco nel Primaverile. Primo punto, e che punto (dopo il ko casalingo all'esordio con il Precotto/A). Strappato con il cuore, con la volontà, con il sudore (faceva caldo sulla terra mista a ghiaia dell'oratorio del Pratocentenaro). Da 3-1 a 3-3, una rimonta che profuma d'impresa per i ragazzi gialloverdi (in maglia blu, a maniche corte, per l'occasione e per il bel sole che splendeva e rendeva l'atmosfera più che primaverile). Ci hanno creduto parecchio i ragazzi di mister Ste (Doneda). Partiti (come spesso capita, quasi fosse parte integrante del Dna) un po' molli, capitan Doneda (Tia) e compagni hanno lasciato troppo l'iniziativa a propri avversari che ne hanno approfittato per portarsi sul 2-0, complice anche qualche disattenzione di troppo (per non chiamarli regali). A quel punto (avvio del secondo tempo), l'Orpas 2002 prova a rientrare in partita. Il baricentro si alza e la squadra comincia a produrre di piu' in avanti. E quasi come fosse una magìa arriva la rete che ci riporta “dentro” il match. Un gol quasi di rapina e astuzia firmato da Andrea (Marchesotti), al termine di una bella azione del capitano Doneda (Tia). A quel punto di vien da pensare che la sveglia è suonata per davvero. Invece incappiamo nella terza rete avversaria (beffarda punizione) che ci rimette nell'angolino. Ma a quel punto esce il cuore. Un terzo tempo giocato quasi tutto nella metà campo avversaria. Il pubblico, di fede gialloverde a incitare, sino al 3-2 (tiro ribattuto di Matteo Primavesi) e tapin vincente di Tommi (Maggi). Poi un finale arrembante con il diagonale rabbioso del capitano Doneda (Tia) che trova l'angolo più lontano. E ancora ultima azione dove poteva scapparci addirittura il 4-3, ma a quel punto sarebbe suonate a feste (e con anticipo sulla domenica) le campane a festa. Festa che c'è stata a bordo campo con pacifica invasioni di tutti a stringere mani, a dare pacche sulle spalle, ai nostri piccoli-grandi eroi che per brindare al pareggio (quasi un successo per essere passati dal 1-3 a 3-3), hanno terminato l'ultima acqua delle borracce per bagnarsi a vicenda.
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