Chiesa in Valmalenco (So) – Ossigenati. Orgogliosi. Contenti. Soddisfatti. Gratificati. Uniti. Potremo dire, possiamo affermare: missione compiuta. Come l'anno passato, gli “otto” del 2002 (con qualche cambiamento di squadra tra un ritiro a l'altro) sono “saliti” e “scesi” dal raduno di Chiesa in Valmalenco, con un qualcosa in piu' dentro, nel corpo, nella mente, non solo nelle gambe. Per alcuni di loro (Tommi, Tommi, Pietro, Manu, Edo, Leo, Simo e Tia) era la prima volta che “uscivano” di casa senza avere al seguito i loro genitori e dormivano qualche notte lontano dal loro abituale crepuscolo. Prima vera esperienza di vita, di gruppo, quel gruppo che anche nell'omelia del sabato pomeriggio, nella Santa Messa sul prato del campo dell'Oratorio di Chiesa, è risuonato nelle parole di don Guglielmo, il “padre” del nostro Oratorio, quello dell'Orpas, di S.Angela Merici. Quindi un'esperienza, da vivere nella stessa camera, nello stesso tavolo della colazione, del pranzo e della cena, con i rispettivi coetanei. Con accanto loro, ragazzi piu' grandi di qualche anno, anche loro lì, per un'altra avventura da mettere “dentro”, nel corpo e nella mente, non solo dalle gambe. Lo spirito di gruppo, lo spirito di gruppo di chi frequenta l'Oratorio e va in ritiro con la propria squadra, è anche questo. Lo stare insieme, lo scherzare insieme, il riflettere insieme, il dormire insieme, il vivere insieme quattro giorni “speciali”, da mettere nel libro dei ricordi, da incorniciare. I nostri ragazzi poi, guidati da mister Stefano (coadiuvato anche dagli accompagnatori Davide, Fabio, Ale e Francesca) ha fatto il resto. Ha lavorato sul campo. Ha lavorato per i loro piedi, ma non solo. Ha spiegato loro che essere nella stessa squadra, far parte dello stesso gruppo, non è semplicemente passarsi la palla o lanciarsi in rete, è anche saper condividere con il compagno le emozioni, saper ascoltare, saper convivere, saper accettare l'errore, la battuta, lo scherzo. E non reagire semplicemente per il gusto di reagire, ma magari attendere l'occasione giusta per restituire lo scherzo. Succede tra grandi, deve succedere già tra piccoli. Quattro giorni carichi di emozioni, avvolti in una vallata verde, avvolgente, dove ti sembra con lo sguardo di toccare quella natura “messa” lì da chi sappiamo, da chi sta piu' in alto di tutti noi. Dove ti giri e vedi l'acqua scendere fresca dalle vette, dove senti il silenzio, dove senti che tutt'attorno c'è una sana atmosfera. Dove ti ossigeni e respiri aria buona, aria giusta. Quattro giorni per allenarsi, affinare gli schemi, quattro giorni per imparare a stare insieme, a stare zitti e ascoltare il compagno e anche il presidente della Polisportiva Orpas, Luca Traverso, che si alza di scatto dalla sedia della sala da pranzo dell'albergo Biancospino (nostro quartier generale) e chiede alcuni secondi di attenzione per “stampare” nella mente di tutti “poche ma chiare regole” di convivenza. E' stata un'altra esperienza per molti, la prima esperienza per tanti. E' stata per tutti qualcosa di particolare. Piu' diventeremo grandi (e vecchi) e più la ricorderemo. E potremo dire che tutto è successo grazie all'Orpas, alla sua grande famiglia. E da Chiesa in Valmalenco l'Orpas 2002 ha dato il via alla sua nuova stagione. Al suo campionato Under 10 che incomincerà ad ottobre, al suo primo allenamento che sarà mercoledì 14 settembre con la rosa al gran completo, alle sue prime prime amichevoli che verranno. Si ricomincia piu' carichi, piu' rinvigoriti, più ossigenati che mai. E come sempre e per sempre: forza Orpas 2002!
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