L'Orpas 2002 “vince” la lotteria 2012 della festa di fine anno dell'attività della Polisportiva Orpas 2011-2012. Il primo premio (una maglia ufficiale dell'Inter con il numero 19 di Cambiasso autografata da gran parte dei giocatori nerazzurri) è andata al biglietto giallo n. 32 nelle “mani” di Guido (Bonetti), difensore biondo (uno dei tanti Krasic, in quanto biondo platino come l'ex giocatore della Juve) della squadra dell'Orpas 2002. Guido, di fede milanista, non era certamente il ragazzo piu' felice del mondo nel ricevere la maglia dell'Inter di Cambiasso (avrebbe magari voluto vincere quella del Milan in palio appena prima come secondo premio della lotteria gialloverde) ma sta di fatto che si è alzato, è andato sotto il palco a ricevere il comunque ambito premio dalle mani del presidente della Polisportiva Orpas, Luca Traverso (lui invece di fede genoana...). E appena tornato al posto, nella fila dove era seduto al fianco degli altri suoi compagni di squadra, ha subito pensato di regalare quella maglia a un suo compagno di squadra, tifoso dell'Inter, Tommi (Maggi), il quale un po' rosso dall'emozione lo ha ringraziato con un sorriso (aggiungerà quella maglia a quella originale dell'Inter autografata da Eto'o già in suo possesso). Un gran bel gesto, che forse (nella confusione del teatro dove si è svolta la cerimonia di premiazione di fine anno sportivo, dopo la Santa Messa delle ore 10 in parrocchia S.Angela Merici) non è stato colto da tutti. Non è sfuggito a mamma Cristina che ha potuto apprezzare il fatto che suo figlio Guido, milanista, si sia rivolto a un suo compagno di squadra per lasciare a lui l'ambito trofeo. Il nostro Guido non è nuovo a gesti simili. In campo, una volta durante una partita, richiamò l'attenzione dell'arbitro affermando di aver toccato una palla finita in calcio d'angolo, tocco invece sfuggito al direttore di gara che aveva assegnato la semplice rimessa dal fondo. Insomma potremo dire che il nostro Guido ha interpretato ancora una volta benissimo “lo spirito” OR.Pa.S. (Oratorio Padri Sacramentini) che non è solo (come ha ben ribadito padre Guglielmo durante la Messa dello Sportivo) una polisportiva che fa giocare a calcio i suoi iscritti, ma è una polisportiva che insegna anche altro: saper vincere, saper perdere, e saper essere anche generosi. Bravo il nostro Guido.
|